Marshmoff, Salt, Coco sono alcuni dei gatti neri che hanno fatto parte della vita di artisti come John Lennon, Frank Zappa e Patti Smith.
Per secoli nelle credenze popolari tramandate, il gatto nero era simbolo di sventura e stregoneria e suscitava nelle persone paura e cattiveria. Tuttavia, sebbene ancora oggi in molte culture il gatto nero è sinonimo di cattivo presagio, i tempi sono cambiati e in alcuni stati come nel Regno Unito l’arrivo di un gatto nero alla porta di casa è segnale di prosperità.
Il rapporto tra felini e arte è sempre stato molto forte, il gatto nero con la sua indipendenza e quell’aura di mistero ha affascinato musicisti, attori e personaggi dello showbiz.
Il primo locale di cabaret e di ritrovo per gli artisti di fine 800 si chiamava Le Chat Noir e sulla locandina disegnata da Toulouse-Lautrec c’era disegnato un gatto nero. Il connubio artista – gatto nero annovera molti cantanti come John Lennon che insieme alla moglie Yoko Ono possedeva dieci gatti, tra cui uno nero di nome Salt e uno bianco chiamato Pepper, Patti Smith e Frank Zappa che aveva un gatto nero di nome Marshmoff. Tra gli attori Marlon Brando, Groucho Marx e Brigitte Bardot.
Un’eccezione per un uomo che si distingueva sempre, anche per la scelta del felino, Salvador Dalì con il suo ocelot Babou.
Il fascino del gatto nero lo subiscono tutti e molti scelgono questa piccola pantera come amico, compagno di vita e in molti casi d’arte.